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… e fantasticando su improbabili sogni di gloria, arrivammo all’estate 1989 senza avere idee chiare sul futuro: chi faceva serate di piano bar, chi suonava nelle balere e chi nelle discoteche, chi cantava alle Corride, chi organizzava feste e chi alle feste andava e basta; l’unico ad avere un contratto importante per una serata era Zach: quello del suo matrimonio ...

 … ingaggiato il Bimbo col suo gruppo musicale e il Bugamello come autista ufficiale degli sposi (alla guida di un macchinone preso in prestito dalla settima o dall’ottava morosa ufficiale del periodo, talmente esagerato che Zach ci stava comodo anche nei sedili posteriori nonostante le gambe dritte) si partì alla volta di Maserno e coi Malditesta al gran completo si toccò il fondo ancora prima di iniziare, quando qualcuno di loro intonò un coro da caserma nel piazzale della chiesa, dedicando l’ode a quel poveretto che stava lì dritto come un pirla ad aspettare con un mazzolin di fiori in mano … in compenso la noia e la sete non si fecero né vedere né sentire e fra brindisi, canzoni, rutti e improponibili trenini di samba calò inesorabile la notte anche su quel sabato 23 settembre …

… ma ormai passavano settimane e mesi senza idee e veniva meno quell’entusiasmo che era stata la nostra carta vincente sin dall’inizio; qualcuno non aveva più tempo, qualcun altro si occupava d’altro e ci si vedeva sempre meno … 

… chi sicuramente non mollava era Vetri, tanto da fondare un gruppo musicale alternativo, una specie di Malditesta Bis con parte del vecchio organico ed alcuni nuovi musicisti dai nomi d’arte degni della Vecchia Fattoria: il Topo (Graziano Cernoia al basso), il Gallo (Michele Gallo alla chitarra) e il Gamba (Gabriele Bolognesi al sax) …

 … forte della freschezza e delle indubbie qualità della nuova formazione, Riccardo compone due nuove canzoni, “Quattordici aprile” e “Soldi facili”, molto più elaborate e sperimentali rispetto alla tradizione Malditesta e le incide in sala come “promo” in previsione di varie ed eventuali … 

… ma il nocciolo della questione ricadeva sempre sulle “varie” e sulle “eventuali”

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Malditesta                (c) SIAE Zaccaria Mario